Il marketing è morto, lunga vita al marketing (per chi ha il coraggio di svegliarsi)
Prova ad ascoltare la versione di questo articolo audio-intervista a due voci!
Sei lì, seduto alla tua scrivania, a scorrere l'ennesimo feed che ti promette la luna con un algoritmo magico. Intanto il tuo competitor, quello che hai sempre snobbato, sta per soffiarti un cliente usando una semplice, rivoluzionaria, incredibile novità. La realtà è che il mondo si muove più veloce di un TikTok virale e se non sei pronto a cogliere le onde, resterai sulla spiaggia a guardare gli altri che fanno surf. Preparati, perché oggi ti faccio vedere tre onde che stanno per travolgerti, e se non cavalchi la cresta, finirai sott'acqua.
"Pensi ancora che i documenti siano solo da leggere? Mi sa che ti stai perdendo il pezzo forte."
Chi l'avrebbe mai detto che un documento di Google Docs potesse parlare? L'ultima genialata di Google, grazie a Gemini, è la funzione "Listen to your documents". E prima che tu possa dire "ma a che serve?", ti spiego perché è una bomba per chi fa business. Pensa a quante volte devi rileggere un report, una proposta, un contratto. Adesso puoi semplicemente metterti le cuffie e fartelo leggere da una voce naturale, mentre sei in macchina, in metro, o mentre prepari il caffè. È un modo per ottimizzare il tuo tempo, per fare un ripasso veloce prima di un meeting o, ancora meglio, per cogliere subito un errore di battitura che l'occhio, stanco di fissare lo schermo, non vede più. Non è solo una questione di comodità, è una questione di produttività e di accessibilità. Stanno trasformando i testi in audio, rendendo i contenuti fluidi, dinamici, a prova di multitasking.
"Credevi di averle viste tutte? Instagram ha appena tirato fuori dal cilindro una cosa che ti farà storcere il naso… o forse no."
Instagram, la piattaforma delle foto perfette e delle vite patinate, sta sperimentando una funzione che potremmo definire un "Tinder per interessi". Si chiama "Picks" e la sua idea è quella di mettere in contatto persone che condividono gusti in fatto di film, musica, libri e giochi. L'utente crea la sua lista di preferenze e l'algoritmo fa il resto. Se sei un marketer, questo è oro puro. Non più solo un'audience basata su demografia e interessi generici, ma su passioni precise e condivise. Questo apre scenari pazzeschi per campagne di marketing super-mirate, collaborazioni tra brand e influencer basate su affinità reali, non solo su follower. È la fine dei "segui e spera" e l'inizio del "connettiti con chi ti capisce davvero". La sfida? Riuscire a cogliere questa opportunità senza farla sembrare l'ennesima mossa disperata per tenere la gente incollata allo schermo.
"Sei pronto a spingere il pulsante della curiosità, o sei uno di quelli che si ferma al titolo? Coraggio, qui c'è da parlare di intelligenza artificiale che gioca con il fuoco."
Infine, parliamo di Grok, l'app di intelligenza artificiale di Elon Musk, sbarcata su Android in Italia. Quello che ha fatto più rumore è la sua funzione di creazione di video, che ha già fatto discutere per la possibilità di generare "contenuti semi-piccanti". Questo è un campanello d'allarme, ma anche un'enorme opportunità. L'AI sta diventando uno strumento sempre più accessibile e potente per la creazione di contenuti visivi. Immagina di poter generare in pochi secondi un video per un post, un'animazione per una storia, un filmato per una campagna pubblicitaria. È la democratizzazione della creatività, ma con un'etica che ancora arranca. Sta a noi, come professionisti, capire dove sta il limite, usare questi strumenti per creare valore e non per generare rumore inutile. E magari, l'opportunità è proprio qui, nel mostrare al tuo pubblico come usare queste tecnologie in modo etico, intelligente e, soprattutto, efficace per il business.
E tu, sei pronto a far parlare i tuoi documenti, a connetterti per davvero o a creare video con l'AI senza fare danni? O preferisci restare a guardare mentre gli altri se la spassano? Dai su, non fare il timido, il futuro non aspetta che tu ti metta il pigiama.